Nato a Padova il 26 agosto del 1905, Silvio Omizzolo si diplomò a Milano nel 1927 sotto la guida del M° Renzo Lorenzoni.
Oltre agli studi musicali, conseguì la maturità classica al Liceo Tito Livio di Padova per poi laurearsi in Giurisprudenza all'Università di Ferrara.
Per la composizione fu praticamente autodidatta: preziosi furono in questo gli incoraggiamenti e i consigli del M° Almerigo Girotto, al quale Omizzolo fu legato per anni da profonda amicizia.
I suoi primi lavori per pianoforte risalgono al 1928.
Seguirono numerose opere sia per piano che per diverse formazioni vocali e strumentali.
Nel 1943 ottenne il primo premio al concorso del "Sindacato Musicisti Italiani" e in seguito ebbe altri importanti riconoscimenti.
Fra tutti, il terzo premio al Concorso Internazionale "Regina Elisabetta" di Bruxelles nel 1969 con il Concerto per pianoforte e orchestra, rimane ancora memorabile per essere stata l'unica opera italiana prescelta tra duecento concorrenti.
Numerose sue composizioni, alcune delle quali edite da Zanibon e da Ricordi, sono state più volte eseguite in pubblico e trasmesse dalla Rai.
Oltre a valente compositore, il M° Omizzolo fu anche brillante concertista e instancabile didatta.
I suoi recital come solista, in duo pianistico e in varie formazioni cameristiche, sono stati più volte registrati e trasmessi in radio.
Fu docente della prima cattedra di pianoforte principale dell'allora Istituto Musicale Pareggiato "Cesare Pollini" di Padova, dal 1933 al 1974, di cui fu anche direttore dal 1966 al 1971.
Contribuì in modo determinante alla trasformazione dell'Istituto in Conservatorio Statale.
Svolse attività didattica anche al Conservatorio "Francesco Canneti" di Vicenza e al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia.
Silvio Omizzolo si spense a Padova nel 1991 all'età di 85 anni, lasciando una grande eredità artistica e culturale raccolta dalle figlie Enrica e Maria e dal M° Elio Peruzzi.